Dopo aver parlato di TENSEGRITA’ nell’ articolo precedente, siamo giunti al concetto fondamentale di fascia e di catena mio-fasciale. Parlando di tessuti se notiamo la totalità corpo e la paragoniamo alla società umana vi troveremo come in quest’ ultima una combinazione di autonomia individuale e di interazione sociale.
L’ osteopatia trova applicazione in numerosi campi della salute. Tra questi per esempio serve a far trovare sollievo a tutte le patologie algiche (dolorose) del rachide e delle articolazioni, mal di testa vertigini e sciatalgie, tende a rieducare il corpo ad ottenere una postura più fisiologica possibile togliendo la causa di molti vizi posturali, tratta problemi viscerali e cranio sacrali ed in ogni caso aiuta anche stati ansiogeni, turbe del sonno e patologie correlate con la sindrome da stress. Risulta inoltre molto utile per le donne in gravidanza ed i bambini.
L’ osteopatia è una disciplina nata agli albori del ventesimo secolo negli Stati Uniti d’ America, si è sviluppata successivamente anche in Europa tramite la scuola francese,
è una medicina complementare ed una tecnica manuale che si basa su dei principi fondamentali e che tratta l’ essere umano nella sua totalità, considerando che tutte le strutture anatomiche, gli organi, i tessuti e le cellule che li compongono siano estremamente collegati gli uni agli altri e che quindi la disfunzione di alcuni può procurare patologie ad altri componenti di questa relazione.
Un ulteriore principio osteopatico è rappresentato dal principio di auto guarigione ovvero la capacità innata del corpo di ripristinarsi e guarirsi per quanto gli sia possibile. Inoltre vi è il convincimento che vi sia una forte relazione tra la struttura e la sua funzione ovvero che qualora vi sia una compromissione della struttura spesso la funzione risulta più difficile e meno ottimale.
L’ osteopatia osserva il corpo in movimento, determinandone così gli squilibri ed i movimenti non fisiologici che possono influire in patologie algiche.
La vita è movimento: il movimento vibrazionale cellulare, il movimento dei tessuti composti dalle cellule, il movimento degli organi, ed infine si giunge al movimento corporeo. Da questa affermazione è semplice dedurre che il corpo con i suoi movimenti può influire a cascata sulla funzione di organi tessuti e cellule e che tessuti ed organi possano spesso anche influenzare posture o movimenti del corpo.
L’esame specifico dei movimenti articolari, insieme alla conoscenza dei principi di biomeccanica e delle proprietà delle varie strutture anatomiche interessate servono a capire e valutare i molteplici atti che l’uomo deve utilizzare nella vita quotidiana.
Con quest’ analisi si può dedurre più cose:
• stabilire le varianti individuali
• precisare le differenze tra stato normale e patologico
• suggerire miglioramenti e compensi
• consentire all’Operatore di indicare al Cliente i dettagli di un gesto, la scelta di un
percorso che siano più adatti alla sua struttura
L’ osteopatia non parla mai di diagnosi ritenendo che tale atto sia giustamente atto medico. L’ osteopata deve vedere le disfunzioni secondo la propria logica e lavorando principalmente sulla prevenzione.
CONCETTO DI POSTURA
Secondo alcuni studiosi il Sistema Nervoso Centrale (SNC) non fa differenza tra postura e movimento.
La postura rappresenta un movimento arrestato, mentre il movimento è il passaggio da una postura all’altra.
In letteratura sono presenti diversi significati relativamente al termine “postura”, basta
sfogliare testi di chinesiologia, fisiologia, tecniche rieducative, tecniche sportive, per
rendersene conto.
Per praticità come postura connotiamo gli atteggiamenti personali assunti
da diversi soggetti presi ad esame, definiti dai rapporti che si stabiliscono tra i vari
segmenti corporei, i quali sono sottoposti a forze relative, in particolare dai muscoli e dal
sistema fasciale, comparati ad una postura ideale.
Nella vita quotidiana sono rari i momenti in cui una posizione venga mantenuta per molto
tempo: nemmeno nel sonno.
Le posizioni statiche sono quelle in cui le forze controllabili dal Sistema Nervoso Centrale sono in grado di opporsi alle modificazioni dei rapporti tra i segmenti che le forze esterne tentano di generare (in particolare la gravità).
Qualsiasi posizione si decida di assumere deve essere soddisfatta la condizione
necessaria per mantenere l’equilibrio, evitando un eccessivo consumo energetico,
ricercando una posizione confortevole in assenza di dolore.
L’osteopata non agisce contro la medicina tradizionale, non prescrive farmaci e non fa diagnosi ma si limita a riconoscere le “disfunzioni somatiche” ed a correggerle.
Siamo al servizio della salute e siamo al servizio vostro.